mercoledì 8 ottobre 2008

Anni 80 SCUOLA di (in)VI(c)TA

Se la più “anniottantesca” fra le tecnologie informatiche di 20 anni fa è il Commodore 64, e se fra i giocattoli di allora il cubo di Rubik risulta a furor di popolo il più rappresentativo, nel mondo della scuola e dei suoi feticci la parola d’ordine è una sola: Invicta.

Una collezione di zaini di differenti modelli e colori nata nel 1906 da un’azienda inglese produttrice di sacchi per la marina militare e divenuta poi, negli anni 80, un vero e proprio oggetto di culto per i teenager di un’intera generazione.
Con o senza dediche e scritte, spoglio o murato di pupazzi e gingilli, fluo giallo e verde con catarifrangenti o bianco a righe rosse di tela leggera, lo zaino Invicta è stato l’impareggiabile compagno di bambini e adolescenti fra i banchi di scuola, nei pulmini delle gite scolastiche, in coda ai concerti e nelle uscite con gli amici.

Gli studenti del nuovo millennio lo hanno ormai definitivamente abbandonato, ma non è così raro incontrarne qualche datato esemplare a spasso per le città estere, segnale distintivo di italianità (oltre che di fresca stagionatura), sulle spalle degli odierni trenta-quarantenni lontani da casa.

L’azienda produttrice dell’Invicta, tuttavia, non è scomparsa: la sua sede si trova a Caerano di San Marco, in provincia di Treviso, ed è stata assorbita dal gruppo Diadora che pare abbia in progetto l’apertura di un museo dedicato al mitico zainetto colorato e l’allestimento di una nuova campagna pubblicitaria per un tentativo di rilancio del brand.

Oltre allo zaino Invicta, fra gli altri grandi must dell’era scolastica dei figli del Drive In ricordiamo:

- le cartelle ispirate alle linee di giocattoli e cartoni animati dell’epoca, fra cui i più fortunati He-man, Goldrake, Barbie e Poochie.

- gli astucci a scomparti, il cui corredo era solitamente composto da una matita, una gomma, qualche penna, un righello e una mini squadra, un temperino e un set di matite colorate di quantità variabile fra i 6 e i 12 pezzi.

- i pennarelli Carioca, memorabili oltre che per le loro prestazioni anche per il rumore sibilante prodotto dallo sfregamento della punta sulla carta, e le matite colorate Giotto, così armoniose e rassicuranti nelle loro tinte pastello conservate in scala cromatica nella bucolicissima confezione col pittore.

- la Biribiro, pennone multipunta dotato di ben 10 diversi colori di scrittura, ciascuno associato a una differente profumazione.


- i quadernini mini formato, fra cui i famosi “Jeans” (fin troppo simili, a ben vedere, a confezioni di preservativi extra-large).

- i regoli colorati, semplice sussidio plastico per introdurre i bambini nel magico mondo dei numeri e del calcolo aritmetico.

- la paper mate della Replay, biro cancellabile il cui inchiostro diveniva indelebile trascorse le 24 ore, tutt’ora una fra le penne più vendute al mondo.

- la gomma bicolor Pelikan, per cancellare inchiostro (parte blu) e matita (parte rossa) da qualsiasi superficie scritta.

E ora la parola a voi: quante e quali altre cose ricordate sopra ai banchi di scuola fra l’80 e l’89?

12 commenti:

Anonimo ha detto...

MERAVIGLIOSO POST!!! Che nostalgia... Quest'anno sono andata a Parigi con il mio mitico invicta fluo... Molto personalizzato con scritte "d'epoca".....

massi ha detto...

grandeeeeeeeeeee.anchio avevo linvicta,quelli si che erano cartelle,altro che i pokemon...avevo la penna cancellabile,la gomma,i carioca...quanti ricordi,e pensare che avevo voglia di diventare grande..se si potesse tornare indietro...hola

chicca ha detto...

non saprei fare una classifica tra questi cimeli...
probabilmente l'invicta si merita il primo posto!!

Luca82 ha detto...

Grazie Anna e benvenuta nel blog anni 80! :-) Sono contento che il post ti sia piaciuto!! E per l'Invicta a Parigi, che dire: sei una grande!! :-)

Massi hai ragione, sarebbe proprio bello poter tornare indietro, anche solo per un giorno! La spensieratezza della "fase carioca" della vita di ciascuno di noi è davvero impagabile!


Chicca la classifica sarebbe dura, ma la biribiro la vedrei bene sul podio fra i primi tre! ;-)

Anonimo ha detto...

binomio zaino invicta-scuola negli anni 80 era di prassi anche se io non l'ho mai avuto

mitica la papermate

io ricordo la gomma pane

e per i pennarelli carioca ricordo la confezione con lo sceriffo http://www.dalmassosnc.com/cdps/immaginips/carioca%20top%20jumbo.jpg


by salvelox

Luca82 ha detto...

Mitico lo sceriffo dei jumbo!

Un po' Baffo rosso Sam! :-)

Anonimo ha detto...

Dalle mie parti la BiriBiro profumata dai 10 colori era un oggetto di prestigio pari solo alla Ferrari, la pelliccia di visone o alla Bebi Mia...

Oltre alle cartelle: il diario. Per avere quello della Barbie "che costava troppo" un anno mi sono ridotta a prendere quello dell'anno precedente in saldo!

Dimentichi che i Carioca venivano fatti "rivivere" a fine carica in vari modi: si estraeva la cartuccia e o si versava dentro un po' di alcool di qullo rosa o, in casi d'emergenza, ci si sputacchiava dentro!

Anonimo ha detto...

lo zaino in alto a sinistra era il mio!la parte blu della gomma bicolore non cancellava affatto l'inchiostro,più semplicemente grattava la carta!quanti buchi e strappi mi hanno fatto nei quaderni..

Anonimo ha detto...

io ricordo anche la "vera tolfa" era una borsetta di cuoio marrone chiaro negli 80 da noi ci fu un boom di queste borse per scuola e poi gli elasytici con la fibia dove si potevano mettere solo un paio di libri e dei quaderni...li ricordate? ciao

Anonimo ha detto...

Io ho ancora il mio fedele Invicta Mokba, ormai ha la bellezza di 24 anni, io ne ho 35 e lo uso ancora per tutto, gite sport etc. etc. "Indistruttibile"

Anonimo ha detto...

E la molla x quaderni e libri? Ne vogliamo parlare?

yanmaneee ha detto...

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