martedì 7 luglio 2009

The king is dead: MICHAEL JACKSON


Se nel mondo della pop music è esistita una stella assoluta cui gli anni 80 sono stati riconoscenti quanto a lustro, prepotenza visiva ed efficacia di penetrazione nell’immaginario collettivo, quell’astro talentuoso e senza paragoni è stato certamente il cantautore, ballerino, compositore, musicista, arrangiatore e produttore discografico statunitense Michael Jackson.

Settimogenito di una famiglia di musicisti, la sua lunga e fortunata carriera, intrapresa a soli cinque anni nel celebre quintetto Jackson Five e giunta alla svolta solista nel 1971 con il singolo Got to be there, lo ha visto consacrato, fin dai primissimi anni 80, come l'artista pop di maggior successo di sempre, in particolare grazie a “Thriller” (1982), tuttora l'album più acquistato nella storia della musica di ogni tempo.
Con oltre 750 milioni di dischi venduti e 13 Grammy Awards conquistati in pieno merito, in più di quarant'anni di consolidata carriera, “Il Re del Pop” – come i media erano soliti definirlo – ha ricevuto innumerevoli premi e riconoscimenti, tra cui quelli di “miglior artista maschile del millennio” ai World Music Awards del 2000 e di “artista del secolo” agli American Music Awards del 2002, oltre ad essere stato incluso per ben due volte nella Rock and Roll Hall of Fame.


Gli anni 80 hanno rappresentato per lui, performer di colore fattosi “schiarire” a partire dai 26 anni d’età, il più alto momento di gloria, con il suo sesto album, “Thriller”, entrato nel Guinnes dei primati forte di 28 dischi di platino e 105 milioni di copie vendute (aggiornate alla fine del 2007), alle quali si sommano oltre 4 milioni di nuove riproduzioni del disco (ridistribuito nel 2008 in occasione del suo venticinquennale) per un totale di 109 milioni di stampe (fino alla scorsa estate).

Delle nove tracce dell’album ben sette furono estratte come singoli, tra cui Billie Jean, Beat It, Human Nature e soprattutto la title track, accompagnata da un video di tredici minuti, il primo, per un artista afroamericano, ad essere trasmesso regolarmente su MTV. In quel periodo uscì anche la videocassetta The Making of Michael Jackson's "Thriller", anch’essa la più venduta nella storia della musica mondiale.

L’83 invece fu l’anno, durante l’esecuzione di Jean al concerto Motown 25: Yesterday, Today, Forever, del lancio del “moonwalk”, famoso passo di danza tipicamente jacksoniano consistente nello spostarsi all'indietro dando l'illusione di camminare in avanti, come in assenza di gravità (di qui il nome “Camminata sulla luna”). Nello stesso anno arrivarono anche un accordo pubblicitario con la Pepsi Cola e la collaborazione con l'ex Beatles Paul McCartney (con cui Jackson aveva già inciso il singolo The Girl Is Mine, da “Thriller”) per la canzone Say Say Say.

E se l’84 fu il momento di "Farewell My Summer Love", l’ultimo album con la casa discografica Motown, che tuttavia non raggiunse i consensi sperati (appena 2 milioni di copie vendute), nel 1985 Michael Jackson e Lionel Richie scrissero insieme la storica We Are the World per raccogliere fondi di beneficenza contro la fame nell'Africa Orientale: il brano, premiato con un Grammy come canzone dell'anno, risulta tutt’ora uno dei singoli più venduti di sempre, con oltre 20 milioni di copie all'attivo.


Nel 1986 fu invece la volta del cinema con l’approdo di Jackson sul grande schermo nel ruolo di attore protagonista del film in 3D "Captain EO" di George Lucas e Francis Ford Coppola. La pellicola durava appena 17 minuti ma il suo costo si aggirò tra i 17 e i 30 milioni di dollari. Gli incassi del corto furono talmente elevati da spingere la Disney ad introdurlo nei suoi parchi tematici, ospitando il film per ben nove anni consecutivi, dal 18 settembre 1986 al 7 aprile 1997.
Nove furono anche i singoli (I Just Can't Stop Loving You, Bad, The Way You Make Me Fell, Man in the Mirror, Dirty Diana, Another Part of Me, Smooth Criminal, Leave Me Alone e Liberian Girl) estratti dal nuovo album “Bad” a partire dal 28 agosto del 1987, ennesimo evento discografico sostenuto da un magnificente tour mondiale, con all’attivo oltre trenta milioni di dischi venduti (aggiornati al 2004).


Poi gli anni 90: "Dangerous" nel ’91 con oltre 32 milioni di copie distribuite; nel 1994 il matrimonio con Lisa Marie Presley, unica figlia di Elvis Presley, evento pesantemente criticato dai media, che lo bollarono subito come inverosimile trovata pubblicitaria per sviare l'attenzione dell’opinione pubblica dalle accuse di pedofilia che Jackson aveva recentemente suscitato.

Nel dicembre del 1995 il divorzio a poche settimane dalla celebrazione del rito e, nel corso dello stesso anno, la pubblicazione del doppio album HIStory: "Past, Present And Future - Book 1" che divenne il doppio album più venduto della storia della musica leggera; ll 14 novembre 1996 le nuove nozze, anch’esse conclusesi appena 3 anni più tardi, questa volta al fianco della propria ex infermiera Deborah Jeanne Rowed, dalla quale Jackson ebbe – non senza un’ulteriore, massiccia disapprovazione da parte del pubblico e della stampa - i due figli Prince Michael Joseph Jackson Jr. e Paris Katherine Jackson; infine, nel 1997, "Blood on the Dance Floor: HIStory in the Mix", un album di nuovi pezzi accompagnati dai remix di vecchie glorie, tutt’ora detentore del titolo di disco di remixaggi più venduto della storia.

Il nuovo millennio, dopo il debutto dell’album "Invincibile" al primo posto nelle classifiche di 12 paesi, si apre con Jackson protagonista di una cerimonia speciale al Madison Square Garden per i suoi trent’anni di carriera solista; nel 2003 la Sony dà alle stampe Number Ones, compilation su cd e dvd dei suoi brani più famosi il cui buon indice di gradimento è bissato tre anni dopo, nel febbraio 2006, con la pubblicazione di "Visionary - The Video Singles", contenente 20 dei suoi singoli più conosciuti.

Il 5 marzo 2009, invece, la sua ultima conferenza stampa all'arena O2 di Londra, in mezzo a oltre 2000 fan, in cui Jackson annuncia di aver programmato una decina di concerti a partire dal luglio successivo prima del suo addio definitivo alle scene.


CURIOSITA’:


- Nel 1984, prima di passare allo Shrine Auditorium di Los Angeles, in California, i capelli di Jackson presero fuoco durante uno spot per la Pepsi Light causando la perdita permanente di bulbi piliferi nella parte di cuoio capelluto sopra il suo orecchio sinistro.

- Nello stesso anno, il 14 maggio, Jackson fu invitato alla Casa Bianca e fu ringraziato dal presidente USA Ronald Reagan in persona per aver concesso l'impiego di un suo brano, Beat It, come sottofondo musicale per la promozione di uno spot antialcool.

- Agli inizi degli anni 80 lo straordinariamente popolare Michael Jackson del “moonwalk” fu declinato perfino in una serie di personaggi plastificati e videogiochi per consolle e pc.


- Nella seconda metà degli anni 80 i tabloid internazionali diffusero la notizia che Jackson dormiva in una camera iperbarica per conservarsi giovane eternamente: si scoprì solo in un secondo momento che, in verità, il cantate aveva acquistato la camera per conto di un ospedale americano che non disponeva dei fondi sufficienti per un investimento tanto esoso.

- Nello stesso periodo corse voce che Jackson avesse tentato di acquistare le ossa di Elephant Man (personaggio noto nella società britannica dell'era vittoriana a causa della sua estrema deformità corporea), gossip categoricamente smentito che valse tuttavia all’artista l’impopolare soprannome di "Wacko Jacko".

- Pare che, girando il video di Thriller, Jackson subì gravi danni alla retina oculare rischiando di perdere la vista permanentemente a causa dell’impiego prolungato delle lenti a contatto di colore giallo.

- Nel gennaio del 1993 fu per la prima volta accusato di molestie sessuali su minori: il primo a denunciarlo fu Jordan Chandler, figlio di un dentista radiato dall'albo di Beverly Hills, che raggiunse ben presto un accordo economico con l'accusato per una cifra di denaro mai dichiarata, che si aggirerebbe, secondo alcuni tabloid, attorno ai 20 milioni di dollari.


Il 25 giugno 2009 Michael Jackson è morto al­la vigilia del tour mondiale già tutto esaurito che avreb­be dovuto segnare il suo grande ritorno sul palco, dopo anni di scandali giudiziari, problemi di salute e una vita personale declinante e da tempo piuttosto malevola.

La sua scomparsa, in principio attribuita a un arresto cardiaco, è stata ora ricondotta all’ipotesi più accreditata dell’abuso di farmaci.

Oggi, 7 giugno 2009, avrà luogo a Los Angeles, alle 19:00 di questa sera, nell’arena dello Staples Center, trasmessa in diretta video sulle principali televisioni americane, una cerimonia commemorativa fra migliaia di fan di ogni parte del mondo (secondo le stime delle forze dell’ordine sono previsti circa 250 mila partecipanti), innumerevoli star del pop, attori, pubbliche autorità e personaggi dello sport, oltre, naturalmente, ai famigliari del cantante.

Addio per sempre, dunque, allo stiloso Peter Pan della canzone ritmata internazionale, al nero bianco di Black or White, all’accusato infine assolto, al parodiato ballerino dei passi sulla luna.

Il Re è morto. Viva il re.

12 commenti:

Anonimo ha detto...

Un giusto tributo ad un grande della musica scritto con il solito magistrale stile!

Ciao

Andrea

vale winehouse ha detto...

come uomo molte ombre..diciamola pure, a me faceva anche un pò senso!! (ormai li cadevano i pezzi) ma come artista indiscutibile e rivoluzionario..icona anni 80 per eccellenza

Luca82 ha detto...

Come ho scritto e come lo stesso jackson ha cantato, è lui la massima leva del "black or white", con la sua vita e la sua carriera fatte di grandi luci e di altrettanti bui immensi.

Credo pero' - e parlo da non amatore - che difficilmente, nella storia della musica mondiale, riuscira' ad affermarsi una personalità così forte e discussa come la sua.

Lui che musicalmente è stato il più grande di tutti, io penso, lo rimarrà!

the Tramp ha detto...

Jackson stava al pop come Elvis stava al Rock and Roll: un mito.Forse però ha ragione un mio amico, grandissimo fan di Jacko: il vero MJ è morto qualche anno fa...Però devo dire che mi fa schifo tutto quello che sta accadendo intorno alla sua morte, gli stessi che gli sputavano fango addosso adesso lo innalzano fino all'Olimpo della musica.Che ipocrisia.

Luca82 ha detto...

Si è vero, un'ipocrisia senza confini: ora tutti commossi, prima tutti sdegnati!

La gente cambia faccia facilmente... andranno tutti dal chirurgo di Michael Jackson? ;)

arrgianf ha detto...

complimenti per il post! Se ne andato un grande :( ci mancherà. http://arrgianf.blogspot.com/2009/06/musica-morto-michael-jackson-per.html anche io ho dedicato questo post al mitico!

Luca82 ha detto...

Grazie Arrgianf, leggero' il tuo!

I funerali di ieri sono stati a dir poco spettacolari e spettacolarizzati, in perfetta sintonia col resto della sua vita (privata e mediatica).

Sembrava quasi si trattasse di un'evento organizzato da tempo, realizzato secondo un disegno prestabilito.

E gli americani in questo (si tratti di vendita di fumo o di arrosti) resteranno sempre i numeri uno!

Anonimo ha detto...

sfigato sei morto

Anonimo ha detto...

e tu purtroppo sei vivo...

Russian women for marriage ha detto...

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